Con la mente rivolta ai sogni, quei sogni che ti fanno dimenticare tutto, quei sogni che ti fanno credere che tutto sia possibile e che esistono anche le cose meravigliose, ti sei alzata dal letto. Velocemente per non rischiare di voltarti dall’altra parte e rimetterti a sognare.
Ma continuare a sognare… non aveva senso…
Stava diventando sempre più difficile affrontare le giornate. Monotone, uguali, pesanti, senza via di scampo…
Giornate scontate, senza nessuna sorpresa brillante, vissute senza emozione.
Vivevi le tue giornate senza interesse, senza voglia di viverle e ti chiedevi quale fosse il senso della vita… il senso della tua vita!
Nonostante questo continuavi a combattere, non capendone la ragione. Combattevi e basta! Probabilmente per quell’unico senso di sopravvivenza scampato agli eventi secolari, insito in ciascun essere vivente. Quell’unico istinto che anche chi è fuori di senno mostra nelle occasioni più difficili.
Sopravvivere….
Per cosa? A cosa?
Razionalmente, o forse irrazionalmente, per te non aveva nessun significato…
Sempre più spesso ti ritrovavi a pensare alla morte, la tanto temuta morte… Era davvero la fine di tutto? O forse, era l’inizio… Quante volte hai pensato di constatarlo… Troppe volte, forse…
E intanto, per un giorno ancora, hai lasciato cadere quel pensiero, abbandonandolo tra i sogni, tra le lenzuola, e con un sorriso sulle labbra, uno sguardo al cielo, che coi disegni delle nuvole cercava di donarti un buongiorno, riprendevi la tua giornata, monotona, uguale, pesante…
senza via di scampo.
Ma continuare a sognare… non aveva senso…
Stava diventando sempre più difficile affrontare le giornate. Monotone, uguali, pesanti, senza via di scampo…
Giornate scontate, senza nessuna sorpresa brillante, vissute senza emozione.
Vivevi le tue giornate senza interesse, senza voglia di viverle e ti chiedevi quale fosse il senso della vita… il senso della tua vita!
Nonostante questo continuavi a combattere, non capendone la ragione. Combattevi e basta! Probabilmente per quell’unico senso di sopravvivenza scampato agli eventi secolari, insito in ciascun essere vivente. Quell’unico istinto che anche chi è fuori di senno mostra nelle occasioni più difficili.
Sopravvivere….
Per cosa? A cosa?
Razionalmente, o forse irrazionalmente, per te non aveva nessun significato…
Sempre più spesso ti ritrovavi a pensare alla morte, la tanto temuta morte… Era davvero la fine di tutto? O forse, era l’inizio… Quante volte hai pensato di constatarlo… Troppe volte, forse…
E intanto, per un giorno ancora, hai lasciato cadere quel pensiero, abbandonandolo tra i sogni, tra le lenzuola, e con un sorriso sulle labbra, uno sguardo al cielo, che coi disegni delle nuvole cercava di donarti un buongiorno, riprendevi la tua giornata, monotona, uguale, pesante…
senza via di scampo.
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