La febbre che ti sentivi dentro, caldo, vampate… eppure il termometro segnava -5°…
Era freddo, dovevi sentir freddo… Erano anni che sentivi freddo!
Aveva risvegliato i tuoi sensi, per gioco, per voglia, per necessità… per quel bisogno fisiologico maschile…
Ti aveva presa, frugata, ti aveva fatto ricordare l’incantevole sensazione di lasciarsi andare, di non avere il controllo della situazione…
Quel momento magico, seducente, primitivo, liberatorio, in cui niente conta, in cui esiste solo il piacere.
Poi niente più!
silenzio, quasi apatia.
Ma la febbre, ormai, era in te!
Ne avevi bisogno, sentivi la passione, la voglia che ardeva in te, quella passione che doveva essere soddisfatta a tutti costi…
Oddio cos’eri diventata?
Ti sentivi sporca, sporca dentro, come se avessi commesso il più orribile dei peccati…
Eppure… eppure volevi continuare… volevi, pretendevi sempre più…
Era come un virus che ti aveva invasa, colpita, doveva fare il suo corso e tu…
tu non potevi farci assolutamente nulla…
volevi le sue carezze, dolci, rude, tremolanti, ferme.
Volevi i suoi sguardi, sul tuo corpo…
Volevi il suo respiro che sfiorava il tuo collo…
Volevi quella dolcezza che si trasformava in violenza sublime…
La febbre aumentava… non pensavi ad altro…
i giorni passavano ed era il tuo chiodo fisso…
I pensieri, i desideri si accavallavano…
le paure le angosce… venivano… svanivano…
…..
Solo febbre, febbre che passa…
febbre che ritorna apatia…
insensibile, invulnerabile, intoccabile!
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