Il desiderio nasce da quello che osserviamo ogni giorno.
(Dottor Hannibal Lecter)
Apparentemente stupida, incomprensibile eppure così ricca di significato.
Pensiamoci bene...
Il desiderio nasce da quello che osserviamo ogni giorno.
Quante volte ci si accusa a vicenda, sei cambiato/a, non sei la stessa persona che ho conosciuto, non mi desideri più come prima... e potrei continuare all'infinito!
Classiche frasi che milioni di coppie, almeno una volta nella vita hanno pronunciato.
Spesso non ci rendiamo conto di come siamo cambiati, o peggio, per quale ragione.
Le cose vanno diversamente e indifferenti, lasciamo che accadano, giorno dopo giorno, anno dopo anno, finché un giorno ci si sveglia, stanchi, psicologicamente stremati e si dice basta, non mi sta più bene.
Tutto è pesante, anche la cosa che fino a poco tempo prima ci faceva impazzire. Anche mangiare, bere, uscire, il cane che abbaia, la risata di un bambino, sembra ci siano contro. Ci si sente come intrappolati in una morsa dalla quale non si può più uscire. Pare che qualsiasi tentativo di rialzarsi da quel baratro buio, sia un semplice fallimento, anzi, di più, pare il baratro ci ingoi ancor di più, sempre più in fondo. Le cose vanno sempre peggio... e diamo la colpa alla sfiga!
No, non è sfiga!
La sfiga siamo noi, che pensiamo che il nostro destino sia segnato da altri.
La sfiga siamo noi quando crediamo che le nostre azioni non debbano avere conseguenze o, quando ci convinciamo che chi ci sta accanto debba, conoscendoci, sopportare qualsiasi nostra azione, qualsiasi nostra parola... "Lo sa che son fatto/a così e che non ci posso far niente!"
Come possiamo pretendere un sorriso se non siamo capaci di sorridere, ma veramente, non per finta, dal profondo del nostro cuore?
Come possiamo aspettarci carezze se quelle che regaliamo sono meccaniche?
Come possiamo richiedere vera passione, vero coinvolgimento, se ci comportiamo da automi?
Come possiamo pretendere pace e armonia se doniamo solo lamentele, bronci, dispetti, ricatti e menefreghismo?
Ogni nostra azione viene riflessa in egual misura o più...
Vi ricordate il detto "Chi semina raccoglia"?
Mai stato così vero!
Non possiamo certo raccogliere pesche se abbiamo seminato gramigna!
La vita è proprio questo!
Un riprendersi ciò che nel tempo si è seminato!
C'è una cosa di bello, che finché c'è vita, c'è speranza!
Siamo sempre in tempo per cambiare, per riprendere in mano la nostra vita, per cambiar tipo di raccolto e raccogliere i frutti, dell'armonia, della passione, del benessere.
Sorridiamo a noi stessi, sorridiamo agli altri, immaginiamo intensamente il futuro brillante che ci spetta, le grandi emozioni e gioie che vogliamo vivere e vedremo il mondo cambiare, trasformarsi, mostrare tutte le sue sfumature di colore.
Basta poco: un sorriso!
(Dottor Hannibal Lecter)
Apparentemente stupida, incomprensibile eppure così ricca di significato.
Pensiamoci bene...
Il desiderio nasce da quello che osserviamo ogni giorno.
Quante volte ci si accusa a vicenda, sei cambiato/a, non sei la stessa persona che ho conosciuto, non mi desideri più come prima... e potrei continuare all'infinito!
Classiche frasi che milioni di coppie, almeno una volta nella vita hanno pronunciato.
Spesso non ci rendiamo conto di come siamo cambiati, o peggio, per quale ragione.
Le cose vanno diversamente e indifferenti, lasciamo che accadano, giorno dopo giorno, anno dopo anno, finché un giorno ci si sveglia, stanchi, psicologicamente stremati e si dice basta, non mi sta più bene.
Tutto è pesante, anche la cosa che fino a poco tempo prima ci faceva impazzire. Anche mangiare, bere, uscire, il cane che abbaia, la risata di un bambino, sembra ci siano contro. Ci si sente come intrappolati in una morsa dalla quale non si può più uscire. Pare che qualsiasi tentativo di rialzarsi da quel baratro buio, sia un semplice fallimento, anzi, di più, pare il baratro ci ingoi ancor di più, sempre più in fondo. Le cose vanno sempre peggio... e diamo la colpa alla sfiga!
No, non è sfiga!
La sfiga siamo noi, che pensiamo che il nostro destino sia segnato da altri.
La sfiga siamo noi quando crediamo che le nostre azioni non debbano avere conseguenze o, quando ci convinciamo che chi ci sta accanto debba, conoscendoci, sopportare qualsiasi nostra azione, qualsiasi nostra parola... "Lo sa che son fatto/a così e che non ci posso far niente!"
Come possiamo pretendere un sorriso se non siamo capaci di sorridere, ma veramente, non per finta, dal profondo del nostro cuore?
Come possiamo aspettarci carezze se quelle che regaliamo sono meccaniche?
Come possiamo richiedere vera passione, vero coinvolgimento, se ci comportiamo da automi?
Come possiamo pretendere pace e armonia se doniamo solo lamentele, bronci, dispetti, ricatti e menefreghismo?
Ogni nostra azione viene riflessa in egual misura o più...
Vi ricordate il detto "Chi semina raccoglia"?
Mai stato così vero!
Non possiamo certo raccogliere pesche se abbiamo seminato gramigna!
La vita è proprio questo!
Un riprendersi ciò che nel tempo si è seminato!
C'è una cosa di bello, che finché c'è vita, c'è speranza!
Siamo sempre in tempo per cambiare, per riprendere in mano la nostra vita, per cambiar tipo di raccolto e raccogliere i frutti, dell'armonia, della passione, del benessere.
Sorridiamo a noi stessi, sorridiamo agli altri, immaginiamo intensamente il futuro brillante che ci spetta, le grandi emozioni e gioie che vogliamo vivere e vedremo il mondo cambiare, trasformarsi, mostrare tutte le sue sfumature di colore.
Basta poco: un sorriso!
<3
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