martedì 10 luglio 2012

#Blog #italiano, completamente diverso da quello #americano. Fa la differenza



Una corsa sfrenata verso un sogno americano!

La storia si ripete! In continuazione.

I nostri antenati sognavano l’America e con 100 Lire speravano di cambiar vita, imbarcandosi per l’America, dove si promettevano soldi, posti di
lavoro, una vita meravigliosa.


Vi ricordate la canzone












 


Molti ci son riusciti, ma molti altri hanno ritrovato solo briciole, solo il necessario per non morir di stenti.

Oggi

Rincorriamo ancora il sogno americano. Non ci sono le Lire, c’è l’Euro. Non ci sono le navi, c’è Internet.

Ancora oggi speriamo di aver la stessa fortuna degli americani. E tentiamo e ritentiamo con mille modi. Il risultato è
sempre quello: due spiccioli che non ci bastano per pagare la connessione internet. Mille speranze, mille sogni buttati al vento.


Il blog

Il blog, magica
parola, che racchiude le speranze di molti.


Restiamo estasiati quando leggiamo i risultati di molti bloggers (americani), che praticamente vivono grazie
al loro blog e vivono anche bene. Il blog, di per se in America è un lavoro.


Alcuni Italiani, ci son riusciti. Ma la stragrande maggioranza, scrive, dice di farlo per
hobby, forse per negare la cruda realtà, che il blog in Italia è visto solo come un semplice passatempo.


Si scrive per ingrassare i siti che ci offrono quella pagina gratuita dove inseriamo le nostre semplici parole.

Si scrive per ingrassare le pubblicità, che noi mettiamo con la speranza di un click, per quei 2 centesimi che ci rendono felici.

Assurdo!

Eppure basterebbe solo cambiar mentalità, dedicarsi al blog, non come pagina da buttar giù due righe in croce. Non come diario personale e basta.

Se andiamo a leggere attentamente i blog americani, ci rendiamo conto che loro usano il blog come aula didattica. Nel momento in cui loro decidono di scrivere, è come se si rivolgessero a una scolaresca e volessero insegnare qualcosa.

Non ha importanza cosa.

Può essere anche una banalità, come obliterare il biglietto del tram!

Loro si pongono come persone che sanno qualcosa in più.

Si informano, ricercano e fanno loro l’argomento. Fanno si che chiunque legga quella pagina sia interessato a saper di più.

Non si limitano alla semplice spiegazione.

Loro sono i professori e gli utenti, gli alunni.



Ed è appunto questo che dovrebbe fare il blogger!

Il nostro compito dovrebbe essere quello d’informare gli altri, anche su argomenti già trattati, ma aggiungendo sempre qualcosa di nuovo.

Non si finisce mai d’imparare, quindi il blogger dovrebbe aggiornarsi sempre sull’argomento che vuole trattare, proprio come farebbe un insegnate scolastico.

A noi italiani invece, hanno insegnato  a creare piccoli post, 200, 300 parole al massimo, vagamente simili ad articoli pubblicitari.

Ma parliamoci chiaro, quanti di noi si soffermano realmente sugli articoli pubblicitari?

Ma veramente noi prima di fare un acquisto andiamo a ricercare l’opinione altrui, sapendo già in partenza che la maggior parte sono opinioni positive, perché così è
stato richiesto?


E inoltre, quanti di noi hanno veramente provato quel determinato prodotto prima di farne una recensione?

Sono pochi i prodotti che ho recensito per diversi siti che ho provato personalmente!

Posso affermare di aver fatto personalmente gli hobby che propongo nel mio blog!

Posso affermare di aver provato tutti i programmi di cui parlo in guide blog e social!

Il mio pc, poverino, ne ha pagato le conseguenze, ma adesso me la sta facendo purgare!

Non posso però dire di aver usato personalmente un rasoio da barba…. Avrò dei peli superflui, ma… mi sono solo informata!

Scrivere ciò che si conosce

È la cosa più importante per essere veramente credibili, per dimostrare realmente che abbiamo le capacità, di dare vere informazioni.

Quindi

1- informarsi,

2- aggiornarsi,

per essere certi che ciò che diciamo sia reale e non una semplice farsa per riempire quella paginetta, sperando che faccia audience.

Sarebbe come se andassimo dal medico per curarci e ci accorgessimo che non è aggiornato sugli sviluppi scientifici e continua a curarci solo con l’aspirina. Non
avremmo fiducia in lui, e cambieremmo medico.


Certo, il primo periodo, potrebbe anche essere che quell’articoletto ci porti qualche utente unico in più, e domani?

Crediamo veramente di riuscire ad arrivare a 10.000, 50.000, 100.000,…, 200.000 utenti unici, tanto da considerare il nostro blog come un vero e proprio
lavoro?


Non lo credo nella maniera più assoluta.

Prima cosa da fare

Se vogliamo veramente cambiare le sorti del nostro blog, e di conseguenza, la mentalità di chi ci segue, dobbiamo necessariamente cambiare la NOSTRA
MENTALITÀ!


Dobbiamo essere noi, i primi a voler cambiare modo di presentare il blog. Modo di esporci agli utenti, che non sono stupidi, e che spesso sanno più di noi.

Ricapitoliamo

- Scegliere il nostro argomento

- Aggiornarci, se necessario provare, testare

- Parlarne in modo chiaro, allontanarsi dagli schemi pubblicitari

- Cogliamo l'occasione che ci si presenta non come infinita, ma come passeggera, quindi da sfruttare al meglio












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